TERAMO – La situazione abruzzese sugli ammortizzatori sociali in deroga è notevolmente peggiorata negli ultimi mesi secondo i sindacati. Questo a causa della mancata copertura di novembre e dicembre 2013 (per i quali servono altri 20 milioni di euro) e per l’assenza di indicazioni circa la copertura e il riparto del 2014. “La condizione sociale della nostra regione – si legge in una nota – rischia dunque di diventare esplosiva in quanto le condizioni di moltissimi lavoratori e delle loro famiglie stanno peggiorando pesantemente. Basti pensare che i lavoratori in cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga in Abruzzo sono oltre 5.500, molti dei quali aspettano il pagamento delle indennità relative agli ultimi 5 mesi (da novembre 2013 a marzo 2014). Le ore di cassa integrazione complessive autorizzate dall’Inps in Abruzzo nel periodo gennaio-febbraio 2014 sono state 4.527.643, alle quali si aggiungono quelle in deroga non ancora autorizzate a causa della mancata copertura finanziaria da parte del governo. Inoltre nel periodo più recente, gennaio-marzo 2014, sono state autorizzate 8.436.227 ore. Peraltro l’incertezza del finanziamento della cassa integrazione in deroga, collegata al Decreto Interministeriale in corso di definizione e che introduce pesanti tagli e limitazioni alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, può determinare ulteriori licenziamenti, che si aggiungono alla già difficilissima situazione occupazionale della nostra Regione, che solo l’anno scorso ha perso 18.000 posti di lavoro”. Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di promuovere un presidio il 30 aprile dalle 10 alle 12,30 davanti alle quattro prefetture abruzzesi.
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